Indecisioni, conflitti...che stress! |
A cosa non dovrebbe mai rinunciare
una donna?
È lo slogan di una nota marca di
accessori femminili che lancia l'ottimistico messaggio alle donne di
ogni età che affrancarsi come tali è meraviglioso e non comporta
delle rinunce.
"...io non rinuncio alla famiglia
per il lavoro...
...io non rinuncio al lavoro per la
famiglia...
non rinunciare mai ad essere donna..."
Sono stati così intelligenti da
mettere in ogni situazione una donna differente, così da pensare che
lo spot volesse comunicare che ogni donna può fare le sue scelte per
non rinunciare a quello che per lei è più importante in quel
momento, che sia in questo caso il lavoro o la famiglia, e lo può
fare con grande grinta, autonomia e serenità, come se scegliere
fosse indolore.
Forse per alcune fortunate donne è
così ma per altre dover in qualche modo fare una scelta tra ruoli
che scandiscono la propria vita e che identificano la personalità
può non essere semplice e può creare conflitti intensi, che fanno
scaturire situazioni d'ansia e di stress con sintomatologie a volte
importanti.
Per gestire in parte e in prima battuta
queste situazioni potete redigere il vostro schema delle priorità.
Questo esercizio è mutuato dalla
terapia cognitivo-comportamentale e si tratta di prendere un foglio e
di scrivere da un lato i pregi e dall'altro i difetti che emergono
dal scegliere o meno una o l'altra opzione in una data situazione.
Situazione d'esempio: dovrei rinunciare
alla famiglia per il lavoro?
Schema: si scrive su di un foglio
"rinuncio alla famiglia". Dividete il foglio a metà e da
un lato scrivete PRO e dall'altra CONTRO e poi sotto incolonnate i
pro e i contro.
Come vedete in questo caso sono più
numerosi i contro, per cui rinunciare alla famiglia per questa
persona avrà più svantaggi che vantaggi.
In questo modo si stillano delle
priorità e ci si può concentrare meglio su alcuni punti riducendo
così la confusione, l'ansia e la sensazione schiacciante del "non
so che fare". Il fatto di rinunciare comunque a delle cose è normale e l'idea che possiamo fare tutto e che non ci siano rinunce da fare è un'illusione che può solo causare stress e cioè uno squilibrio tra quello che si sente di poter dare e quello che l'ambiente esterno ci richiede di essere.
Poi ovviamente il passo successivo è
quello di andare a parlarne con un terapeuta perchè un grande
conflitto che nasce nel presente è spesso figlio di un conflitto
vissuto (in modo consapevole o inconsapevole) con alcune figure del
proprio passato.
Così prendere delle decisioni
importanti che segnano il proprio destino non sarà forse una
passeggiata ma sarà sicuramente una vostra scelta, che vi lascerà
convinte al 100%, e soprattutto che vi lascerà la convinzione di
sentirvi padrone delle vostre vite e libere di viverle.
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