lunedì 18 gennaio 2016

L'insonnia, origini e caratteristiche.

L'insonnia, un problema comune a un terzo della popolazione.
 
 
Vi siete mai chiesti perchè non riuscite a prendere sonno? E magari vi sentite anche gli unici ad avere questo tipo di problema e a svegliarvi la mattina con delle occhiaie da record? Be', sappiate che condividete questa "scocciatura" con un terzo della popolazione, ma soprattutto che per l'insonnia si può davvero fare qualcosa. 
 
Il sonno è legato a processi fisiologici e psicologici così delicati e sensibili, che la lista dei fattori che possono influenzarlo è lunghissima: l’alimentazione, l’esercizio fisico, l’alcol, l’ambiente, le abitudini, lo stato emotivo, gli impegni della giornata seguente... solo per citarne alcuni. Gli italiani insonni oscillano tra i 12 e i 15 milioni (le donne sono il 70%). E ci sono buone probabilità che, pur appartenendo a questo vasto gruppo, non facciate nulla per uscirne: il 56% degli insonni d’Italia non si cura. Il primo episodio di insonnia è spesso associato a un evento stressante: un esame scolastico, un nuovo lavoro, la nascita di un bambino, eccetera. 
 
Per la maggior parte delle persone, i disturbi del sonno hanno una natura transitoria, perdurano alcuni giorni, e si risolvono una volta superato l’evento stressante. Tuttavia, per alcuni la difficoltà può persistere nel tempo anche dopo la scomparsa della causa primaria prendendo un decorso intermittente, con brevi episodi ripetuti strettamente legati a eventi stressanti. Può però anche diventare un problema cronico (anche in questo caso può esserci una notevole variabilità da notte a notte in cui occasionali notti di sonno buono seguono a periodi di sonno disturbato).  
 
Nel caso in cui l'insonnia sia cronica il quadro psicologico più classico comprende una forma di ansia anticipatoria centrata sul sonno (di solito riguardo al fatto di non essere in grado di dormire), a cui a volte può aggiungersi anche una preoccupazione eccessiva per la carenza di sonno; sue conseguenze sono di sicuro un disturbo per chi le vive, portando il soggetto a sperimentare un vissuto di impotenza e di grande disagio. Anche alcuni tratti di personalità possono influenzare l’andamento del sonno, come nel caso della tendenza alla rimuginazione ed alla preoccupazione.   Le due classificazioni nosologiche principali dei disturbi del sonno operano una distinzione sostanziale tra insonnia primaria e insonnia secondaria a seconda del tipo di relazione (anche di tipo “causa – effetto”) tra l’insonnia e sintomatologie di tipo ansioso e/o depressivo.

Nessun commento:

Posta un commento