lunedì 25 gennaio 2016

Il sonno nei bambini: mappa di base dei bisogni dei nostri piccoli.

Il sonno nei bambini è una complessa alchimia.

Molto del nostro tempo lo dedichiamo a dormire ed è una delle esperienze più appaganti. Può quindi essere interessante capire come cambia il sonno si trasforma nella vita di una persona, da bambino da adulto all'anziano. Oggi tratterò il ritmo del sonno del bambino dagli 0 ai 12 anni, così da confortare i neo genitori e dare un senso alle loro levatacce! Prendetela sempre come una "mappa" puramente indicativa, in quanto può variare da bambino a bambino.

Il ritmo sonno-veglia del bambino nei primi mesi di vita è molto diverso da quello dell'adulto; nei primi mesi infatti il bambino non conosce la differenza fra giorno e notte perché il suo ritmo è indipendente dall'ambiente, regolato dai bisogni interni legati alla fame e alla sete, e dura intorno alle 25 ore. Stare con un bambino nei primi mesi significa adattare i propri ritmi ai suoi e non cercare di resistere o modificare solo alcune abitudini per continuare a fare le cose che si facevano prima. Le modificazioni più importanti si verificano nei primi 6 mesi, successivamente le variazioni tendono ad essere minime. 

Tra i 4 e i 6 mesi un bambino può iniziare a dormire anche 6 ore continuative durante la notte, riesce a stare più tempo sveglio durante il giorno e inizia ad essere influenzato dal ritmo luce-buio. La quantità totale di sonno ammonta a 12-14 ore e si distribuisce prevalentemente nella fascia notturna. Tra i 6 mesi e i 4 anni il tempo di sonno si riduce progressivamente fino a 10-12 ore, tra sonno notturno e diurno, e aumenta la veglia. A 1 anno il bambino dorme 13 ore, tra 3 e 4 anni 12 ore; si passa da 3-4 sonnellini giornalieri a 6 mesi, a 2 verso i 12 mesi, poi uno solo di pomeriggio, un po' più lungo, a 18 mesi. Intorno ai 9 mesi si verifica un aumento dei risvegli notturni tra le 21 e le 24 e tra le 3 e le 6 (l'84% dei bambini si sveglia almeno una volta), aumento che continua spesso fino a 2-3 anni. 

Man mano che il bambino prende sempre più coscienza del mondo che lo circonda, gli stimoli esterni possono iniziare a disturbarlo durante la notte e anche la sua fantasia, che si traduce nel mondo onirico con sogni ed incubi, può cominciare a interrompergli il sonno. Tra 5 e 12 anni è il periodo del sonno "migliore" e della maggiore capacità di essere vigile ed attento: il sonno evolve verso un pattern adulto con durata tra le 8 e le 9.5 ore, la struttura del sonno è più stabile, scompare il sonno diurno e l'addormentamento è rapido. L'orario di addormentamento ritarda progressivamente mentre l'orario di risveglio rimane fisso. Quello descritto è il ritmo veglia-sonno standard che però può variare sensibilmente da bambino a bambino a seconda della sua neurofisiologia.


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