La crisi del quarto di secolo: oggi si può superare velocemente. |
La crisi del quarto di secolo arriva verso i 25 anni, e - per fortuna! - si può superare velocemente.
Che cos'è?
La “crisi del quarto di vita” è un fenomeno sempre più emergente, che coinvolge tutta la fascia d'età che va dai 20 ai 30 anni e include tutti i sintomi classici del disagio tipico dei 40-50enni; gli esperti della Greenwich University, con a capo il dottor Oliver Robinson, affermano:
«Adesso si è molto più liberi di fare dei cambiamenti all’inizio dell’età adulta rispetto a quanto succedeva in passato perché c’è una maggior fluidità nel mondo del lavoro, nel matrimonio o nelle alternative allo stesso. E questa fluidità fa sì che i grandi cambiamenti della vita siano più accettabili. Nel passato, se cambiamento doveva esserci, questo avveniva nel periodo della mezza età. Oggi, invece, si va in crisi molto prima e le cause sono da individuare nella ricerca frenetica di un lavoro, nella necessità di fare soldi e avere successo in fretta e nell’ansia di voler soddisfare le aspettative dei genitori».
Cosa mette a disagio i ventenni?
Dopo aver studiato duramente e aver preso un diploma è ormai quasi d'obbligo intraprendere il percorso di laurea e questo porta ad uscire di casa e intraprendere nuove esperienze. Questo porta a sentire una quota molto forte di ansia e incertezza data dal fatto che una persona tra i 20 e i 30 anni è chiamato a decidere della sua vita; egli sceglierà potenzialmente il mestiere che farà per sempre, farà esperienze di convivenza creando legami molto stretti al di là del nucleo genitoriale e famigliare, si staccherà definitivamente dalle regole apprese dai propri genitori e imparerà a camminare con le proprie gambe diventando autonomo. Gioca inoltre un ruolo fondamentale la fluidità del mondo in cui viviamo dove davvero sembra che ogni persona possa fare della propria vita, potenzialmente, quello che desidera. Questo grande spazio di manovra abbinata alla miriade di esperienze nuove fanno si che la sensazione principale in questi giovani sia un perenne stato d'ansia, di insicurezza, alternati a momenti di maggiore solidità e certezza.
Come fare per sentirsi più sicuri di se stessi?
Se in questa crisi del quarto di vita l'incertezza e l'ansia sono così intensi da sentirsi bloccati nelle proprie scelte, soffocati dall'incertezza e ingabbiati dalle aspettative dei genitori, ci si può fermare, imparando ad ascoltare le proprie sensazioni ed emozioni. Si può ristabilire un proprio equilibrio sentendo cosa è giusto per sè stessi e non per i propri genitori, cos'è che fa stare male, quali sono le componenti che generano quel conflitto interno, intimo, che sfocia poi nell'ansia e nella paura di essere diventati grandi e indipendenti.
Perché può essere facile uscire da questo periodo di crisi?
Il fatto di avere un'età compresa tra i 20 e 30 anni facilità il percorso terapeutico perchè permette di attingere a una buona quota di energie psichiche di una struttura di personalità che si sta ri-solidificando e proprio questo è il momento più adatto per consolidarla al meglio. Si aggiunga poi che in genere le persone che così giovani soffrono di sintomi riconducibili a questa sindrome della crisi di mezza età (come attacchi di panico, ansia generalizzata, insonnia, tachicardia, eccetera) sono davvero molto motivate a lavorare su se stesse per migliorare la propria qualità di vita, le proprie relazioni e avere buone energie per emergere ed affermarsi nello studio e nel lavoro. Inoltre arrivano dal terapeuta con molta più fiducia in questa professionalità rispetto alle generazioni precedenti e questa propositività crea davvero il clima perfetto per la riuscita in tempi relativamente contenuti di una terapia che andrà ad aumentare la tolleranza al conflitto ansiogeno e ridarà stabilità emotiva e solidità caratteriale. Riusciranno quindi a sentirsi più a proprio agio nelle scelte da compiere per il proprio futuro che tanto li spaventavano in precedenza.
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